[Arte; Iconica; Video]
L’evento della nascita rappresenta con tutta evidenza un caposaldo dell’esperienza antropologica di ogni cultura umana. Come ha detto Hannah Arendt, noi siamo al tempo stesso esseri mortali e “natali”. La nascita racchiude in sé il mistero della nuova vita che si apre all’esistenza terrena ma anche il consegnarsi a una realtà difficile, potenzialmente rischiosa, dove sperimentiamo sia l’accudimento come la perdita, la relazione come la solitudine. L’abbandono del grembo materno significa l’uscita da una condizione di totale beatitudine: la nascita rappresenta la prima esperienza di separazione. In un certo senso potremmo dire che tutte le esperienze successive sono una sorta di “note a margine” di quell’avvenimento primordiale. A livello psicologico, ad esempio, conosciamo l’importanza di gestire nel migliore dei modi questa fase iniziale, capace di divenire la matrice di un “paradigma” che permette al bambino di affrontare anche quelle successive, senza che si sviluppi l’angoscia da separazione.
E se è un Dio a nascere? Un Dio che “prende carne” come gli esseri umani? Che si fa visibile? Condivido un commento iconografico svolta presso la Libreria Edizioni Paoline di Arezzo, svoltasi nel dicembre 2022.
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The event of birth clearly represents a cornerstone of the anthropological experience of every human culture. As Hannah Arendt said, we are both mortal and “natal” beings. Birth embodies the mystery of the new life that opens up to earthly existence but also the surrender to a difficult, potentially risky reality, where we experience both caregiving and loss, relationship and loneliness. Leaving the womb means leaving a condition of total bliss: birth represents the first experience of separation. In a certain sense we could say that all subsequent experiences are a sort of “marginal notes” of that primordial event. On a psychological level, for example, we know the importance of managing this initial phase in the best possible way, capable of becoming the matrix of a “paradigm” that allows the child to face the subsequent ones as well, without developing separation anxiety .
What if a God is born? A God who “takes flesh” like humans? What is visible? I share an iconographic comment carried out at the Edizioni Paoline Library in Arezzo, which took place in December 2022.