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Astuzie vecchie e nuove



Ricordate lo splendido libro di Mark Twain Le avventure di Tom Sayer (1876)? Siamo negli Stati Uniti, subito prima della guerra di secessione. Tom Sayer è sempre impegnatissimo a disubbidire alla zia Polly, sua madre adottiva dopo la morte dei genitori. Dopo l’ennesima birbonata la zia Polly lo costringe a un “lavoro socialmente utile”: dipingere la staccionata di casa. Sono nove metri di recinzione, per un’altezza di 2,70 e il mondo festeggia l’estate incipiente: come rinunciare a spassarsela per fare quel noioso lavoro? Quando passa un coetaneo diretto al fiume, Ben, decide di ricorrere a un trucco.

“Senti, io vado a farmi una nuotata. Non andrebbe anche a te? …Il pennello continuava a muoversi.

“Piacermi? Be’, non vedo perché non dovrebbe piacermi. Mica capita tutti i giorni a un ragazzo d’imbiancare una recinzione”. Ciò pose la cosa in una nuova luce. Ben smise di sbocconcellare la mela. Tom passava il pennello delicatamente avanti e indietro… indietreggiava per verificare l’effetto… aggiungeva un tocco qua e là… rimirava l’effetto con occhio critico, Ben attento a ogni mossa, sempre più interessato, sempre più assorto. Poi disse: “Senti, Tom, fammi imbiancare un po’”.

Avete sentito parlare di prosumer? Ci sono sempre più aziende che affidano al consumatore la pubblicità dei loro prodotti, sempre più giornali che affidano ai loro lettori l’invio delle immagini, sempre più media che delegano agli spettatori una serie di compiti convincendoli che in questo modo acquistano un ruolo attivo, sempre più meme realizzati e diffusi da volenterosi, sempre più aspiranti influencer che cercano di emulare i pochi che raggiungono il successo, e intanto producono pubblicità gratuitamente…

A proposito: Tom non accetta subito di farsi sostituire da Ben a verniciare la staccionata. Arriva a farsi pagare, non solo da Ben ma anche da Billy, Johnny… e altri prosumer.

Va beh, roba vecchia, roba del 1876. Oggi mica siamo come gli amici di Tom…

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