Sabato 18 gennaio 2025 è in programma la realizzazione di una Marcia per la Pace per le strade della nostra città. Si prevede l’inizio della marcia alle 18.30 e la conclusione in Piazza del Duomo intorno alle 19.30. Monsignor Andrea Migliavacca ha già dato la propria disponibilità a partecipare all’iniziativa.
La Marcia si pone in continuità con l’analoga iniziativa che la Rete Aretina organizzò un anno fa.
Il titolo e il tema che abbiamo scelto “Disarmiamoci! Unica via per la pace” si lega alla preoccupazione per l’incapacità della comunità internazionale di invertire la tendenza a considerare la guerra come un mezzo normale per affermare i propri interessi a danno degli altri stati e popoli.
In questa situazione riteniamo che anche le comunità locali debbano fare la propria parte nel promuovere il principio pacifista contenuto nell’art. 11 della nostra Costituzione.
La presentazione della Marcia del 18 gennaio è affidata a un testo che sintetizza il suo significato:
DISARMIAMOCI! UNICA VIA PER LA PACE
Il potere delle armi genera cattivi sogni: brama di vittoria, annientamento dei nemici, sicurezza basata sulla superiorità militare. Cattivi sogni che ci vengono raccontati come scelte di realismo e di civiltà, riabilitando la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti.
La minaccia costante della distruzione reciproca, la deterrenza nucleare e una politica asservita agli interessi del complesso militare-industriale imprigionano la società in una spirale di odio, sfiducia, impotenza e rassegnazione.
Noi ci ribelliamo alla logica della paura. Disarmiamoci!
Le armi uccidono prima ancora di essere usate. Divorano risorse che potrebbero essere impiegate per ridurre povertà e diseguaglianze. Difendono un ordine internazionale basato su posizioni di privilegio e di potere.
Non si tratta di risorse che mancano, ma del come vengono impiegate.
Noi vogliamo condividere i beni della terra con tutti i popoli. Disarmiamoci!
Costruire la fiducia e la cooperazione tra le nazioni e tra i popoli è indispensabile per un futuro di prosperità. Non ci sarà sicurezza per nessuno senza disarmo, senza rispetto delle norme internazionali e del diritto umanitario.
Ai piani di guerra fondati sulla legge del più forte contrapponiamo piani di pace.
Alla logica amico-nemico contrapponiamo la costruzione della fraternità possibile.
Noi crediamo nella sicurezza comune e condivisa. Disarmiamoci!
Non esiste una guerra necessaria, accettabile, umanitaria, giusta. La guerra è violenza e nessun fine può giustificarla. Nella storia nessuno Stato può dichiararsi innocente: una guerra – sempre! – è una sconfitta per l’umanità.
Noi vogliamo ad abolire la guerra dalla storia. Disarmiamoci!
Abbandoniamo linguaggi e gesti guidati da violenza, indifferenza, chiusura e paura, che inquinano la vita sociale. La devastazione della guerra e le quotidiane offese alla dignità individuale sono due facce della stessa realtà.
Promuoviamo un impegno comune, solidale e partecipativo volto alla tutela della dignità e dei diritti della persona.
Noi scegliamo di prenderci cura dei bisogni e dei diritti di tutti. Disarmiamoci!
1) Chiediamo alle Istituzioni e alle Amministrazioni locali di raccogliere la domanda di pace dei propri cittadini, approvando le mozioni per l’adesione al
a) Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani.
b) Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), approvato dall’Assemblea ONU nel luglio del 2017, che vieta non solo di sviluppare, produrre ed usare testate nucleari, ma anche di immagazzinare sul proprio territorio.
2) Proponiamo a tutti noi cittadini di aderire alla Campagna “Obiezione alla guerra”, dichiarando la propria indisponibilità a qualunque “chiamata alle armi”.
Con queste iniziative, vogliamo unirci all’impegno di quanti lavorano con perseveranza per fare della pace non solo un’aspirazione, ma una realtà tangibile a partire dalle nostre città.
Tutto condivisibile