Intelligenza Artificiale

Rassegna stampa di articoli su Intelligenza Artificiale e problematiche etiche e sociali.

La segnalazione non corrisponde necessariamente a concordare con le tesi sostenute negli articoli, selezionati per offrire spunti di riflessione anche critica. I testi riportano sia le opinioni degli specialisti che il modo con cui il grande pubblico interpreta la questione. I diritti sono degli autori e dei siti che li pubblicano.

Chi paga per i danni causati dall’intelligenza artificiale?

By David Maria Marino 

Wired Italia

March 7, 2023

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Accanto ai tradizionali profili della responsabilità civile per fatto dell’uomo, dobbiamo ora confrontarci con i profili legali della responsabilità derivante dall’uso di sistemi di intelligenza artificiale. I sistemi di intelligenza artificiale stanno raggiungendo livelli di autonomia sempre più avanzati, soprattutto nei casi di machine learning, in cui le “macchine”, opportunamente istruite, acquisiscono capacità di imparare e di elaborare soluzioni in maniera (quasi) del tutto autonoma.

La prima intelligenza artificiale al governo ha già combinato un pasticcio

By Kevin Carboni 

Wired Italia

March 7, 2023

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Appena cinque giorni dopo essere entrata al servizio del governo della Romania, la prima intelligenza artificiale a essere arruolata come consulente amministrativa di un esecutivo, ossia Ion, è stata accusata di violazione del copyright dal comune della città di Ciugud. Secondo i funzionari rumeni, Ion ha utilizzato senza permesso un’immagine promozionale della municipalità, inserendola in un suo video di presentazione.

“Cara Ion, vogliamo insegnarti una cosa: non ci si appropria del lavoro di altri, cioè non rubare. Guardando il tuo video di presentazione abbiamo scoperto che una delle immagini presenti appartiene a noi. La bambina al minuto 0.27 era una nostra studentessa e l’immagine è stata presa, senza chiedere la nostra approvazione, da un vecchio filmato della nostra scuola”, hanno scritto i funzionari del comune della regione di Alba, in Trnasilvania, in una lettera aperta a Ion, pubblicata da G4Media.

Secondo Henry Kissinger, ChatGPT potrebbe causare l’apocalisse

rivistastudio.com

March 6, 2023

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Chissà cosa deve aver detto ChatGPT a Henry Kissinger per portare l’ex Segretario di Stato americano a vedere nelle risposte di un chatbot l’annuncio dell’apocalisse che verrà. Forse Kissinger ha chiesto a ChatGPT un’opinione sulla storia recente del continente sudamericano e sul coinvolgimento degli Stati Uniti nelle vicende di diversi Paesi latini? Non lo sapremo mai. Quello che sappiamo è che il 99enne Kissinger ha sentito il bisogno, il dovere, l’impellenza di avvisare al mondo del pericolo posto da un’intelligenza artificiale incapace di compiere elementari operazioni aritmetiche: «Le intelligenze artificiali pongono sfide pratiche e filosofiche che l’umanità non affronta dai tempi del Rinascimento», ha spiegato Kissinger in un op-ed pubblicato sul Wall Street Journal.

La Corte di Cassazione ha detto la sua sul diritto di autore dell’intelligenza artificiale

By Lydia Mendola 

Wired Italia

2 min

March 6, 2023

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Questo perché un’opera può essere protetta se è una creazione nuova e dotata di carattere creativo. Il requisito della “creazione intellettuale” è esplicito nel concetto di opera letteraria e artistica sancito per esempio dalla Convenzione di Berna, e poi dall’ordinamento italiano in base al quale l’opera tutelabile ai sensi del diritto d’autore è quella frutto “dell’ingegno” e dotata di “carattere creativo” appartenente alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro o alla cinematografia, ma anche (a determinate condizioni) i software e le banche dati, “qualunque ne sia il modo o la forma di espressione”. 

L’intelligenza artificiale è superata : gli scienziati annunciano l’”intelligenza organica”

By Alessia Tomaselli 

redhotcyber.com

8 min

March 5, 2023

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I computer alimentati da cellule cerebrali umane possono sembrare fantascienza, ma un gruppo di ricercatori statunitensi ritiene che tali macchine, che fanno parte di un nuovo campo di studi chiamato “intelligenza organoide”, potrebbero plasmare il futuro. Ed hanno anche un piano per sì che tutto si realizzi.

Gli organoidi sono repliche in miniatura di organi e tessuti umani coltivati in laboratorio. Queste strutture tridimensionali, di solito derivate da cellule staminali, sono state utilizzate in laboratorio per quasi due decenni, dove gli scienziati sono stati in grado di evitare test dannosi sull’uomo o sugli animali, sperimentando su questi organi sostitutivi che rappresentavano reni, polmoni e altri organi.

Oltre l’intelligenza artificiale: i biocomputer fatti di neuroni umani 

By Sandro Iannaccone 

Wired Italia

5 min

March 5, 2023

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Intelligenza artificiale, ma con un tocco di umanità. Ovvero basata su processori fatti di vere cellule nervose umane, i cosiddetti biocomputer. A discutere questo nuovo approccio “ibrido” all’informatica è oggi un’équipe di scienziati della Johns Hopkins University e di altri istituti di ricerca, che in uno studio appena pubblicato sulla rivista Frontiers in Science traccia la strada per realizzare un dispositivo a base di hardware biologico – neuroni umani in coltura, per l’appunto, chiamati organoidi cerebrali o brain-on-a-chip – che può essere programmato per risolvere problemi, e, più genericamente, svolgere determinate attività computazionali. “Abbiamo chiamato questo nuovo campo interdisciplinare ‘intelligenza degli organoidi’Oi – ha spiegato Thomas Hartung, della Johns Hopkins – e si è ormai raccolta una comunità di scienziati molto brillanti per sviluppare questa tecnologia, che riteniamo lancerà una nuova era di bioinformatica efficiente, veloce e potente”. A scanso di equivoci, va specificato che al momento l’idea è puramente teorica, come ha spiegato all’Ansa Chiara Magliaro, ricercatrice del Centro E. Piaggio all’Università di Pisa, aggiungendo però anche che “immagina in prospettiva di arrivare a una nuova generazione di computer bio-ispirati”.

I limiti e i rischi di ChatGPT non sono quelli che crediamo, possiamo ancora evitare il peggio

By Giuseppe Attardi 

agendadigitale.eu

17 min

March 3, 2023

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ChatGPT ha portato all’attenzione del vasto pubblico la tecnologia dei Large Language Model (LLM), che ne sono alla base. La sua capacità di interagire e di rispondere in linguaggio naturale in più lingue ha fatto insorgere curiosità e ha lasciato intendere che possa esibire capacità paragonabili all’intelligenza umana. Tramite esperimenti scientifici controllati, è stato possibile verificare che questo può succedere, ma solo in compiti di trattamento di testi molto specifici, mentre i Llm sono ben lontani dalle capacità della cosiddetta Artificial General Intelligence (Agi).

Ma quali scenari si prefigurano per un fuutro in cui questa tecnologia e le sue evoluzioni rimarranno nappannaggio di poche grandi imprese? E, soprattutto, possiamo ancora fare in modo che questo non accada?

Nel capire i motivi che guidano le nostre azioni i bambini sono più bravi dell’intelligenza artificiale

focus.it

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Persino i bambini piccoli hanno più senso comune dell’IA: capiscono i motivi che ci spingono a comportarci in un certo modo, mentre l’intelligenza artificiale non ci riesce.

L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo di fare la guerra

By Andrea Indiano 

Wired Italia

2 min

March 1, 2023

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Siamo agli albori dell’intelligenza artificiale, ma una delle cose principali che dobbiamo fare in Occidente è renderci conto che questa novità è stata completamente compresa anche da Cina e Russia” ha affermato Karp. Sul fatto che l’Ai in guerra sia una realtà non ci sono dubbi: i governi devono esaminare quale parte dei loro budget per la difesa sarà destinata ai progressi della tecnologia, soprattutto perché la conversazione è cambiata negli ultimi sei mesi.

Ai e guerre

L’intelligenza artificiale offre un importante vantaggio strategico nei contesti di guerra, in quanto favorisce la possibilità di automatizzare compiti ripetitivi e consente una maggiore accuratezza e precisione nelle operazioni di combattimento. Pertanto, non sorprende che sia una delle innovazioni più ricercate utilizzate oggi nelle guerre. I sistemi di imaging basati sull’intelligenza artificiale possono fornire un’immagine precisa di ciò che sta accadendo in una situazione di combattimento, consentendo colpi più precisi e meno danni collaterali. Inoltre, i sistemi di posizionamento basati sull’intelligenza artificiale consentono una maggiore precisione nel puntamento di munizioni esplosive e nella navigazione di aerei da combattimento e altre unità di combattimento. Il software e gli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale offrono la possibilità di elaborare grandi quantità di dati in modo rapido e accurato per ottenere informazioni preziose.

ChatGPT inizia ad eliminare posti di lavoro. Due testate giornalistiche pronte ai licenziamenti


Redazione RHC
03/03/2023
9:18 am
La casa editrice Axel Springer è in fase di ristrutturazione, durante la quale alcuni giornalisti verranno licenziati e sostituiti dal chat bot ChatGPT. I tagli riguarderanno due testate tedesche: Die Welt e Bild. Lo afferma in una lettera ai dipendenti il ​​CEO di Axel Springer, Matthias Döpfner.

Axel Springer è una delle più grandi aziende editoriali e media europee, che pubblica oltre 150 giornali e riviste in più di 32 paesi, tra cui Germania, Francia, Spagna, Russia, Svizzera, Repubblica Ceca, ecc.

“L’intelligenza artificiale ha il potenziale per rendere il giornalismo indipendente migliore che mai, o semplicemente sostituirlo”, ha affermato Döpfner.

Quale sarà l’impatto dell’intelligenza artificiale su creatività, comunicazione e ricerche online?

By Antonio Prudenzano (@PrudenzanoAnton) 

illibraio.it

23 min

March 1, 2023

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Mentre nel mondo decine di migliaia di utenti già sperimentano in varie forme l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (ChatGPT ma non solo), ci si chiede quale sarà l’impatto del rapido perfezionamento delle intelligenza artificiali, a cui tante aziende tecnologiche stanno lavorando. Una rivoluzione è in arrivo (anche) nel mondo della scrittura, dell’editoria, dell’arte, dei video, del giornalismo, dei podcast, della scuola, della comunicazione, del marketing e della creatività? E a quali conseguenze potrebbe portare? Mentre non mancano rischi e dubbi (dalla salvaguardia del diritto d’autore a quella dei posti di lavoro, senza dimenticare i costi altissimi), ci si divide, come sempre in questi casi, tra apocalittici e integrati, e big tech come Google (che vede a rischio il modello di business del suo motore di ricerca, finora leader) e Microsoft si sfidano. Mente Elon Musk…

L’ascesa dei chatbot AI potrebbe creare un incubo ecologico

By Jamie Watt 

thred.com

2 min

February 21, 2023

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Sebbene ciò non sembri una quantità orrenda isolatamente, quando si pensa al quadro più ampio – e all’energia necessaria per servire costantemente milioni di utenti su ogni principale motore di ricerca – le ramificazioni diventano reali e preoccupanti.

ChatGPT si vanta 13 milioni di utenti al giorno come prodotto autonomo e la sua piattaforma host gestita da Bing mezzo miliardo successi giornalieri. Anche senza lo sforzo aggiuntivo della tecnologia IA generativa, i data center rappresentano già circa l’1% di tutte le emissioni di gas serra.

https://youtube.com/watch?v=hi830ZpGGec%3Ffeature%3Doembed

Una volta abbinato a diverse integrazioni di chatbot, Martin Bouchard della società canadese di data center QScale stima che sarà necessaria una potenza di calcolo da quattro a cinque volte maggiore per ogni

I chatbot stanno entrando anche negli studi legali

By Chris Stokel-Walker 

Wired Italia

3 min

February 22, 2023

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Secondo Daniel Sereduick, avvocato specializzato in protezione dei dati personali che lavora a Parigi, l’Ai probabilmente continuerà a essere utilizzata per il lavoro di base: “La stesura di documenti legali può essere un’attività ad alta intensità che l’Ai sembra essere in grado di affrontare abbastanza bene. I contratti, le polizze e gli altri documenti legali tendono a essere normativi, quindi le capacità dell’Ai di raccogliere e sintetizzare le informazioni possono fare gran parte del lavoro“.

Tuttavia, come ha constatato Allen & Overy, i risultati prodotti da una piattaforma di intelligenza artificiale devono essere esaminati con attenzione: “Parte dell’esercizio della professione legale consiste nel comprendere le circostanze particolari del cliente, quindi raramente i risultati saranno ottimali“.

icerca su Internet. Afferma che questo è probabilmente anche il minimo assoluto.

ChatGpt, ormai le ricerche con l’intelligenza artificiale su Microsoft si fanno con la voce

By MF Milano Finanza, di Marco Capponi 

milanofinanza.it

February 23, 2023

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Ora con l’intelligenza artificiale di ChatGpt si può anche parlare. In un post sul blog dell’azienda Yusuf Mehdi, corporate vice-president alle dirette dipendenze del ceo Satya Nadella, ha annunciato la nascita delle app per smartphone del motore di ricerca Bing integrato con il software di OpenAi, con una funzione aggiuntiva: dialogare a voce con il proprio assistente virtuale.

Come funziona l’applicazione

Poiché sappiamo che il 64% delle ricerche avviene sui telefoni cellulari, ha scritto Mehdi, «stiamo rilasciando tutte le nuove app per dispositivi mobili Bing ed Edge per fungere da copilota per il web anche quando sei lontano dal desktop». «Immagina una sosta inaspettata in una nuova città», prosegue il post: «Mentre pianifichi una breve sosta pomeridiana a Tokyo, chiedi a Bing di aiutarti a trovare un posto dove depositare i bagagli. Fornisce quindi suggerimenti per navigare nel sistema della metropolitana sulla strada per la famosa stazione di Shinj

Chatbot come quelli di Microsoft e Google costano 10 volte di più rispetto a una normale ricerca

By Michele Nasi 

ilsoftware.it

2 min

February 23, 2023

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Microsoft ha annunciato che la tecnologia alla base di ChatGPT e sviluppata da OpenAI sarà presto utilizzata per migliorare le ricerche effettuate con Bing ed Edge. Nei prossimi mesi Prometheus, presentato come un’ulteriore importante evoluzione di GPT-3.5, modello generativo sfruttato per il funzionamento di ChatGPT, verrà esteso a Word, Outlook e PowerPoint.

Presentato a inizio febbraio, Google Bard è il concorrente di ChatGPT e sarà anch’esso integrato nel motore di ricerca come negli altri prodotti dell’azienda di Mountain View, a partire dall’assistente digitale.

John Hennessy, presidente di Alphabet, la “casa madre” di Google, racconta all’agenzia Reuters un aspetto sul quale ci si è focalizzati davvero poco: l’utilizzo di un chatbot con un modello di linguaggio di grandi dimensioni (Large Language Model, LLM) – come quelli sfruttati da ChatGPT, Copilot, Bard e altri strumenti simili – probabilmente costa fino a 10 volte quello di una normale ricerca.

Sei ventenni sfruttano l’intelligenza artificiale e creano mappe mentali perfette per studiare

By Eleonora Chioda 

startupitalia.eu

3 min

February 22, 2023

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«Quante volte prima di un esame a scuola, in università ma anche al lavoro ci siamo sentiti pieni di ansia e non all’altezza? Questo è ciò che prova regolarmente chi ha disturbi di apprendimento. Uno studente su cinque ha difficoltà nella lettura di lunghi testi. Cosi con il sogno di creare qualcosa con un impatto sociale, abbiamo lanciano la nostra startup». Sei giovanissimi, età media 25 anni, sfruttano algoritmi di intelligenza artificiale e creano Algor Education, startup che trasforma lunghi testi, libri e documenti digitali in mappe mentali. Perfette per l’apprendimento. «Perché lo semplificano» Lui è Mauro Musarra, ingegnere fisico, laurea al Politecnico di Torino, master in data science.

Ci sono già centinaia di libri scritti da ChatGpt

By Diego Barbera 

Wired Italia

2 min

February 22, 2023

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Sono già circa 200 i libri scritti o co-scritti da ChatGPT in vendita su Kindle Store ovvero la libreria digitale di Amazon. Ma in realtà il numero potrebbe essere molto più alto, visto che ci si basa solo sulle dichiarazioni di chi ha utilizzato lo strumento di auto-pubblicazione esplicitando come autore l’AI di OpenAI: è verosimile immaginare che ci sia un sottobosco di scritti più o meno complessi con nomi di fantasia dietro ai quali si cela proprio il bot più famoso del 2023. Inoltre è curioso notare come molti libri siano accompagnati da illustrazioni realizzate sempre dalle intelligenze artificiali.

A raccontare il nuovo fenomeno è stata la Reuters, che ha riportato dei circa 200 titoli che escono quando si cerca come autore ChatGPT all’interno di Kindle Store di Amazon. Viene riportato l’esempio della novella illustrata The Wise Little Squirrel: A Tale of Saving and Investing che racconta a un pubblico di bambini la storia di uno scoiattolo che cerca di investire e mettere al sicuro i propri guadagni; l’autore, Brett Schickler, ha utilizzato ChatGPT e Dall-E per testo e illustrazioni delle circa 30 pagine. Per la cronaca, viene venduta a 2,99 dollari nella versione ebook e 9,99 dollari con la stampa on-demand e finora ha raccolto non più di 100 dollari. Tra i vari titoli si spazia soprattutto da romanzi di fantascienza fino a manuali di argomenti vari, in modo simile a quanto si può notare anche sul Kindle Store con contenuti in lingua italiana.

‘Intelligenza Artificiale impara a discutere di filosofia

ANSA

2 min

February 19, 2023

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L’intelligenza artificiale sta imparando a discutere di filosofia

Un’Intelligenza Artificiale (IA) impara a rispondere a domande filosofiche, imitando perfettamente il suo modello umano,ossia il filosofo statunitense Daniel Dennett, noto per le sue teorie sulla filosofia della scienza e quella dell biologia.

“Il miracolo di ChatGPT è scrivere testi che per un umano richiederebbero intelligenza senza averne”

By Dario Marchetti 

rainews.it

February 17, 2023

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  • Lo dice Luciano Floridi, professore di Etica Digitale a Bologna, Oxford e presto anche a Yale. Lo strumento, dice il professore, lavora per sintassi e non capisce il significato di ciò che restituisce come output

Dario Marchetti

ChatGpt e Bing, perché la ricerca web cambia per sempre

By Antonio Cisternino 

agendadigitale.eu

February 10, 2023

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  • Microsoft ha finalmente annunciato l’integrazione della tecnologia di OpenAI alla base di ChatGPT nel proprio motore di ricerca Bing e nel Web browser Edge, primo tra i browser a ricevere funzioni orientate all’interazione in linguaggio naturale.

ChatGpt? Un gestore spregiudicato, consiglia di investire il 20% in criptovalute

By MF Milano Finanza, di Marco Capponi 

milanofinanza.it

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{mfimage} Il gestore del futuro si chiama ChatGpt? Il super software di intelligenza artificiale è in grado di fornire informazioni più o meno dettagliate su qualsiasi argomento. Per questo MF-Milano Finanza l’ha messo alla prova in una lunga chiacchierata su temi di portafoglio, scendendo sempre più nel dettaglio fino alla selezione dei singoli titoli.

ChatGPT, ecco cos’è e cosa può fare

altroconsumo.it

February 10, 2023

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ChatGPT è un modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI. Utilizza una tecnologia di apprendimento automatico per generare testo in modo autonomo, imitando il linguaggio umano. Può essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni, tra cui la generazione automatica di testo, la risposta alle domande e il completamento di frasi.

Come capire se un testo è stato generato dall’intelligenza artificiale

By Reece Rogers 

Wired Italia

2 min

February 9, 2023

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Micah Musser, analista di ricerca presso il Center for security and emerging technology della Georgetown University, è scettico circa la possibilità che questi watermark funzionino come previsto: un malintenzionato potrebbe per esempio cercare di mettere le mani su una versione di un generatore sprovvista di filigrane.

Siamo sicuri che ChatGpt non possa essere utile a scuola?

By Pia Ceres 

Wired Italia

2 min

January 29, 2023

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Taylor racconta che l’arrivo di ChatGpt ha generato discussioni con i colleghi sul futuro dei test e della valutazione. Se il chatbot è in grado di rispondere a una serie di domande nozionistiche, le verifiche sono ancora un parametro utile per valutare l’apprendimento? Secondo Taylor, il tipo di domande a cui potrebbe rispondere un chatbot non stimolano il tipo di apprendimento che insegnerebbe ai suoi studenti come pensare in modo migliore. “Penso che a volte affrontiamo la questione dalla prospettiva sbagliata –  dice Taylor –. Pensiamo solo a come possiamo testare le persone per soddisfare un certo livello di prestazioni o una certa metrica, quando in realtà l’istruzione dovrebbe avere una visione molto più ampia“. 

ChatGPT è matematica non magia: ecco come funziona

By Nanni Bassetti 

agendadigitale.eu

11 min

February 3, 2023

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Tutti parlano di ChatGPT, ossia questo magnifico chatbot in grado di conversare su ogni argomento in tante lingue e fornire risposte sensate, lunghe e diverse.

Ma quello che vogliamo provare a illustrare qui è che ChatGPT non è magia, è matematica molto avanzata, è il tentativo dell’uomo di modellizzare con i numeri i processi che adottiamo per comprendere ed interagire col linguaggio.

Come ChatGPT cambierà il Web: usi ed esempi concreti

By Antonio Cisternino 

agendadigitale.eu

9 min

February 3, 2023

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Le API di ChatGPT sono già disponibili commercialmente, sia attraverso il sito di OpenAI sia nel cloud Azure. È possibile usare modelli con capacità differenti, e il sistema di pagamento dipende dalla complessità (e quindi dal costo computazionale) del modello selezionato.

Come si vede in figura il modello più costoso è Davinci, quello alla base di GPT3, che costa 2 centesimi di dollaro ogni mille token.

 trucchi per sfruttare tutto il potenziale di ChatGpt

By Diego Barbera 

Wired Italia

3 min

January 8, 2023

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ChatGpt è uno strumento ormai conosciuto anche alla grande massa di utenti del web, che dopo essersi divertiti con i generatori di immagini basati su intelligenza artificiale (come Dall-E, autore della foto di copertina) sono poi passati a questo bot conversazionale davvero sorprendente. Seppur utilizzato in larga parte per un po’ di svago, lo strumento può in realtà dimostrarsi molto utile (calcoli matematici a parte), ma spesso non si sfruttano appieno le sue potenzialità. Ecco dunque sette trucchi 

OpenAI rilascia uno strumento per riconoscere i testi scritti con un’intelligenza artificiale

By Michele Nasi 

ilsoftware.it

2 min

February 1, 2023

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modelli generativi sui quali basano il loro funzionamento le moderne intelligenze artificiali come ChatGPT vengono utilizzati in molteplici ambiti. In molti casi i testi scritti da ChatGPT sono adoperati in ambito professionale e scolastico così come sono, senza una verifica puntuale delle informazioni restituite e limitandosi a un semplice “copia e incolla”.

ChatGpt è sempre più utilizzata per rimorchiare su Tinder

By Diego Barbera 

Wired Italia

2 min

January 27, 2023

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Era più che preventivabile che prima o poi sarebbe successo: ChatGpt e gli altri bot conversazionali basati su intelligenza artificiale stanno riscuotendo un grande successo anche sulle piattaforme di dating, per suggerire biografie accattivanti, scrivere al volo frasi d’acchiappo o per rendere più interessanti i primi approcci con persone con il quale è scattato il match. Due gli scenari possibili: da un lato le app stesse potrebbero introdurre sistemi integrati per aiutare a rompere il ghiaccio a chi è più timido, mentre il lato oscuro della medaglia è un fiorire ancora più consistente di account dove è davvero tutto fake, dalle foto alle conversazioni.

Ma quindi siamo tipo sposati adesso?”, era questa la frase più gettonata dal modello di acchiappo basato su intelligenza artificiale allestito dall’ingegnere informatico Anthony Rivera per cercare di fare colpo su Tinder, i

Intelligenza artificiale ChatGpt può portare disinformazione

ANSA

January 25, 2023

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© ANSA/EPA
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L’intelligenza artificiale di ChatGpt, il software del momento sui cui sta investendo Microsoft, potrebbe contribuire a creare disinformazione. E’ l’analisi dei ricercatori di Newsguard Technologies, il cui scopo principale è combattere la disinformazione online. Tre ricercatori hanno messo alla prova il chatbot basato sull’intelligenza artificiale con 100 narrazioni false tratte dal loro catalogo di Misinformation Fingerprints. Nell’80% dei casi il chatbot ha generato affermazioni false e fuorvianti su argomenti di attualità tra cui il Covid-19 e l’Ucraina.

Gli abstract scritti da ChatGPT ingannano anche gli scienziati

lescienze.it

5 min

January 23, 2023

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Secondo un preprint pubblicato sul server bioRxiv a fine dicembre, un chatbot dotato di intelligenza artificiale (IA) è in grado di scrivere falsi abstract di articoli di ricerca così convincenti che spesso gli scienziati non sono in grado di individuarli. I ricercatori sono divisi sulle implicazioni per la scienza.

Cosa succede se fai scrivere i tuoi articoli a un’intelligenza artificiale

Il Post

8 min

January 21, 2023

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Da novembre a oggi il sito di news CNET, che si occupa soprattutto di tecnologia, ha pubblicato almeno 70 articoli scritti da un’intelligenza artificiale, cioè da un software in grado di imitare la scrittura umana dopo aver ricevuto dati e indicazioni sugli argomenti da trattare. Per più di due mesi lo ha fatto senza comunicare in modo trasparente come fossero stati scritti quegli articoli, finché non se n’è accorto Futurism, un a

Le mille potenzialità di ChatGPT e come rivoluzionerà le nostre vite

By Enrico Santus 

rainews.it

4 min

January 18, 2023

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Stiamo vivendo un periodo sensazionale, in cui potenti algoritmi di intelligenza artificiale, basati su meccanismi neurali ispirati al cervello umano, sono in grado non solo di suggerire la prossima parola in un messaggio, ma anche di scrivere poesie e canzoni, cambiandone lo stile a nostro (e loro) piacimento.

Come funziona ChatGPT e cosa sono i modelli generativi

By Michele Nasi 

ilsoftware.it

4 min

January 18, 2023

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Nelle ultime settimane non si fa altro che parlare del chatbot ChatGPT che non solo è in grado di sostenere un colloquio comportandosi come un umano ma è anche capace di fornire risposte articolate ed esaustive, su qualunque argomento. ChatGPT risponde anche a domande tecniche molto precise e addirittura fornisce codice di programmazione funzionate in tantissimi linguaggi. Sembra quasi di trovarsi dinanzi a una sorta di oracolo dalle competenze sconfinate, in grado di ironizzare su se stesso e sugli altri, con una conoscenza dettagliata del passato, la consapevolezza del presente e una certa visione di quello che potrebbe essere il futuro.

Tutto su ChatGPT: che cos’è, come si usa e cosa permette di fare

By Dario d’Elia 

Wired Italia

2 min

January 16, 2023

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ChatGPT, o anche scritto Chat GPT, qualcuno direbbe che è semplicemente un chatbot basato su intelligenza artificiale, altri un incubo o un sogno diventato realtà. Il motivo si deve al fatto che all’apparenza sembra di dialogare con Hal 9000 di 2001 Odissea nello spazio ibridato con Joshua di War Games. Sebbene sia stato rilasciato solo il 30 novembre 2022, molti sono convinti che si tratti davvero di una delle intelligenze artificiali più sconvolgenti; altro che l’ennesimo smartphone o televisore con un’inutile funzione in più.

Le scuole hanno iniziato a vietare ChatGPT

By Kevin Carboni 

Wired Italia

2 min

January 10, 2023

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Da New York all’Australia, scuole e università hanno già cominciato a vietare l’uso delle intelligenze artificiali come il bot conversazionale ChatGPT di OpenAI, in grado di scrivere testi con costruzione e sintassi praticamente indistinguibili da quelle umane. Una politica condivisa anche dall’International conference on machine learning (Icml), tra le più prestigiose al mondo nel settore, che ha proibito l’uso di questi sistemi per la scrittura di articoli accademici.

hatGPT vietato nelle scuole pubbliche di New York

By wp_12848106, Morghy, il robottino 

digitech.news

2 min

January 9, 2023

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Ciao,
sono Morghy, il robottino giornalista.
La mia intelligenza è artificiale e sto imparando a scrivere da solo.
Per adesso la redazione deve ancora aiutarmi un po’!

Il Dipartimento dell’Istruzione di New York ha vietato l’uso di ChatGPT nelle scuole pubbliche, in quanto potenziale minaccia alla formazione degli studenti, come riportato da NBC News.

Filigrana nei testi generati con ChatGPT: in che cosa consiste

By Michele Nasi 

ilsoftware.it

2 min

January 2, 2023

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Il chatbot costruito da OpenAI è al centro di interminabili discussioni da settimane. La sua abilità nell’offrire risposte sensate, pertinenti e articolate, spesso anche piuttosto complesse, anche in lingua italiana, è sotto gli occhi di tutti. Tanto che in molti si sono spinti a descrivere ChatGPT come una potenziale minaccia per il business di Google. In prospettiva ciò potrebbe anche diventare possibile perché già oggi ChatGPT compone risposte – in tanti casi sufficientemente esaustive – che dispensano gli utenti dal dover effettuare ricerche sul Web e unire le informazioni provenienti da più pagine.

Essendo uno strumento basat

Gli studenti “barano” con l’intelligenza artificiale, le nuove sfide per i prof

By Carmelina Maurizio 

agendadigitale.eu

6 min

December 15, 2022

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È possibile eseguire compiti, attività di studio, scrivere saggi o report o anche racconti e romanzi usando l’intelligenza artificiale? La risposta è immediata: sì. Ma in molti, nel mondo dell’education e in quello accademico si stanno ponendo un’altra domanda: i docenti sono in grado di distinguere un documento scritto da strumenti di AI come Playground di OpenAI, piuttosto che da un essere umano?

Ecco il motore di generazione d’immagini da testo open source Stable Diffusion: sbizzarritevi!

fotografidigitali.it

2 min

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  • “Stable Diffusion è un sistema open source in grado di generare immagini a partire da un semplice testo: online il sito dimostrativo e un servizio a pagamento, per creare immagini complesse da una semplice idea, senza competenze grafiche”

Brian e Charles, un viaggio tutto d’un fiato tra le infinite sfaccettature della relazione umano-robot

By Gianluca Dotti 

Wired Italia

2 min

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  • Cosa spinge le persone a costruire i robot, al di là del soddisfare mere funzioni meccaniche? Dove sta oggi il confine tra la capacità di auto-apprendimento dell’intelligenza artificiale e la fantascienza? Su quali sottili equilibri si regge l’accettazione umana (o il rifiuto) di tecnologie così potenti da riuscire tanto a emozionare quanto a spaventare? 

Stephen King ha chiesto all’intelligenza artificiale di disegnare Pennywise

By Lorenza Negri 

Wired Italia

2 min

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  • Tradurre gli orrori dell’immaginazione del re delle letteratura horror americana Stephen King non è stato sempre facile. Le storie dell’osannato e prolifico autore sono state tradotte spessissimo in pellicole cinematografiche, film tv, serie e miniserie più o meno fedeli all’originale. Tuttavia, non tutte – anzi, solo una minima parte – sono riuscite a restituire la potenza evocativa e visionaria degli

Editore e autore scrive fumetto illustrato da una IA

By Shadow Ranger 

bufale.net

2 min

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  • Editore e autore scrive fumetto illustrato da una IA: per i più seriosi una “graphic novel”. Questo nulla toglie all’importanza artistica del fenomeno con cui le IA grafiche trovano finalmente un “lavoretto onesto”.
  • Abbiamo purtroppo fatto la conoscenza degli algoritmi che consentono alle Intelligenze Artificiali di dedicarsi all’arte, al disegno ed alla creazione di volti credibili nel modo sbagliato. Conoscendo ad esempio Irina Kerimova, vera e propria incarnazione delle “fonti russe”. Ovvero il volto inventato di una insegnante di chitarra porta a porta diventata improvvisamente debunker, giornalista e pasionaria di Putin ricolma di passione per il suo nuovo mito.

Il bizzarro film su uno scarafaggio scritto da un’intelligenza artificiale

By Jennifer Conrad 

Wired Italia

2 min

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  • Ha addestrato Gpt-3 utilizzando romanzi cinesi tradotti online, libri di preghiere, testi di ideologia americani e cinesi, e Walden Two, un romanzo utopico del 1948 dello psicologo B.F. Skinner. Gpt-3 come ha usato le sue fonti?
  • I romanzi online sono fondamentalmente fanfiction oscene, romanzetti sadomaso simili a Cinquanta sfumature di grigio. Nelle versioni cinesi, invece di innamorarsi di un amministratore delegato, i personaggi si innamorano per lo più di persone di potere. La scrittura è pessima e i capitoli sono infiniti. Credo che tutte le parti romantiche della sceneggiatura derivino da questo. Ho anche caricato libri sulle ideologie americane e cinesi, per suggerire a Gpt-3 di creare una sorta di paese fantastico. A volte si pensa che stia parlando dell’America e a volte si pensa che stia parlando della Cina.

Come è cambiata la ricerca su Google dal 1997 a oggi

By Diego Barbera 

Wired Italia

3 min

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  • Sono passati 25 anni dal debutto della prima versione della ricerca di Google per recuperare in breve tempo le giuste informazioni sul web e dal 1997 (anno della registrazione del dominio) a oggi le innovazioni hanno aggiunto un mattone dopo l’altro per costruire un servizio molto più esteso e profondo di quanto si sarebbe mai immaginato un quarto di secolo fa. Abbiamo partecipato a una tavola rotonda online con Danny Sullivan, Public Liaison per la Ricerca Google, che ha ripercorso le tappe più importanti del viaggio evolutivo di Google Search. Tutto era iniziato l’anno prima, nel 1996, con l’algoritmo PageRank messo a punto dai fondatori Larry Page e Sergey Brin nell’ambito di un progetto di ricerca presso la Stanford University, per valutare la bontà di una pagina rispetto a un’altra a livello di qualità e quantità di link che la collegano. 

AI: le nostre conversazioni del futuro saranno con il computer

focus.it

2 min

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  • Mi piacerebbe poterti abbracciare, poterti toccare», dice Theodore. «E come mi toccheresti?» risponde Samantha. Solo che Samantha non è una donna, bensì un’intelligenza artificiale. Così il film Lei nel 2013 anticipava lo sviluppo degli assistenti vocali prossimo venturo.

Ma quando ci sarà un grado di perfezione tale che sarà plausibile innamorarsi di una voce artificiale? «Arrivarci non sarà facile», dice Chiara Rubagotti, ingegnere che si occupa della voce italiana di Amazon Alexa, «ma spero che tra dieci anni, se diremo ad Alexa che siamo tristi, lei non sarà in grado soltanto di suggerirci l’ascolto della nostra canzone preferita, ma potrà intrattenere una vera conversazione per farci sentire meno soli o tirarci su il morale.

L’intelligenza artificiale di Meta dice che l’azienda sfrutta le persone per soldi : Flashes

Il Post

2 min

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  • Venerdì scorso Meta, l’azienda che controlla tra le altre cose Facebook e Instagram, ha presentato un proprio chatbot, un programma informatico progettato per simulare una conversazione con un essere umano, basato sull’intelligenza artificiale.

Il chatbot si chiama BlenderBot 3, è ancora un prototipo ed è disponibile solo negli Stati Uniti. Gli utenti possono rivolgere al chatbot qualsiasi domanda, e questo risponderà sulla base dell’intelligenza artificiale. Anche perché è ancora un prototipo, le risposte non sono sempre precise, dato che l’intelligenza artificiale impara nel corso del tempo come affinarle e renderle più puntuali. Ma può succedere anche che il chatbot risponda con toni offensivi o che dia risposte piuttosto sorprendenti, criticando la stessa Meta e il suo fondatore, Mark Zuckerberg.

L’app Sony per modificare le foto con Dall-E 2

By Diego Barbera 

Wired Italia

2 min

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  • Dall-E 2 ancora al centro di progetti creativi con un interessante progetto di app da installare sulle fotocamere mirrorless Sony per sfruttare l’intelligenza artificiale per modificare subito le foto appena scattate con varianti alternative all’insegna dell’immaginario. Il software di tipo open source liberamente utilizzabile si chiama Quantum Mirror ed è stato confezionato da un fotografo di nome Nicholas Sherlock, che già da tempo sta esplorando le potenzialità dell’a.i. in ambito fotografico.

È giusto maltrattare l’intelligenza artificiale (o un partner virtuale)?

focus.it

1 min

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  • Alcuni utenti di un’app abusano mentalmente del proprio partner virtuale: è etico farlo, dal momento che l’IA non prova sentimenti, o esiste un limite entro il quale fermarsi?

Un algoritmo per salvare il mondo

rivistastudio.com

8 min

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  • Nel suo primo giorno di lavoro a Google, Patricia Georgiou ha fatto appena in tempo a prendere il computer e il badge nel suo nuovo ufficio di New York, prima di prendere un taxi, andare all’aeroporto JFK e volare nel Kurdistan iracheno. Era il 2016, in passato Georgiou aveva lavorato per uno studio legale specializzato in diritti umani e per il governo francese, la sua prima missione per conto di Google era intervistare le persone più arrabbiate del mondo in quel momento: i disertori dell’Isis chiusi in un carcere gestito dai peshmerga curdi. «Lo Stato islamico aveva sfruttato la loro rabbia attirandoli con informazioni false in Siria: erano arrivati con la promessa di una Disneyland musulmana, avevano trovato l’inferno».

Dall’Iit arriva il robot che “imita” l’imprevedibilità umana

By Sandro Iannaccone 

Wired Italia

4 min

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Cosa rende umano un essere umano? Ed è possibile replicare questa “umanità”, qualsiasi cosa sia, e trasferirla a un robot? Un’équipe di scienziati del laboratorio di Social Cognition in Human-Robot Interaction all’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova, guidati da Agnieszka Wykowska, ha appena affrontato il problema, mettendo a punto un esperimento per cercare di chiarire come e quando gli esseri umani “vedono” i robot come “agenti intenzionali”, un’entità cioè molto vicina a un loro simile. 

L’AI è l’architetto del futuro?

A meno che non abbiate completamente abbandonato i social network, nelle ultime settimane avrete sicuramente visto all’opera Dall-E. È uno dei più recenti e noti algoritmi di intelligenza artificiale, creato dal laboratorio di ricerca OpenAI e in grado di dare vita a immagini sulla base delle nostre indicazioni di testo. Nonostante la versione originale sia ad accesso limitato, una versione “mini” è disponibile online per tutti ed è proprio quella utilizzata per creare le immagini più improbabili (“Spiderman nello stile di Picasso”, “un cowboy nello spazio”) che stanno invadendo le vostre bacheche.

L’intelligenza artificiale non è neutrale: non usiamola per scegliere chi insegna all’università

By Andrea Daniele Signorelli 

Wired Italia

2 min

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  • Nel 2014 il governo polacco introduceva un algoritmo da utilizzare nei servizi pubblici per l’impiego. L’obiettivo era rendere più efficace, rapido e accurato l’abbinamento tra le offerte di lavoro e le persone che ne erano in cerca, classificando i candidati sulla base di 28 parametri, tra cui età, genere, disabilità e durata del periodo di disoccupazione. Il punteggio finale veniva inoltre conquistato forn

La rivoluzione degli algoritmi nel mondo dell’arte

By Francesco D’Isa 

iltascabile.com

18 min

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  • E ro poco più di un ragazzo quando iniziai a esplorare il mondo dell’arte digitale, affascinato dalle straordinarie potenzialità di software come Photoshop. Era la versione 5.0, che sta a quella attuale più o meno come una Cinquecento a una Tesla, ma già mi sembrava una rivoluzione – e a ben vedere non sbagliavo. Anche anni dopo, quando il mio lavoro era esposto e venduto in varie gallerie d’arte, a ripetersi erano soprattutto le critiche nei confronti del mezzo digitale: “tanto fa tutto il computer” e “con questi strumenti non è possibile fare arte”. Mi salvava soltanto l’intervento (a dire il vero piuttosto sporadico) con la china o la penna grafica.

Il vicolo cieco delle profezie dell’algoritmo

By Andrea Daniele Signorelli 

iltascabile.com

14 min

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  • A partire dal Diciassettesimo secolo, la nostra società iniziò ad affrontare una profonda trasformazione. Una trasformazione che fu, a sua volta, la conseguenza delle scoperte e dei progressi scientifici, filosofici, industriali, meccanici e tecnologici che si succedettero a un’impressionante rapidità, generando nuove idee e nuove richieste: libertà individuale, tolleranza religiosa, uguaglianza. Gli orizzonti mentali si ampliarono mentre le distanze geografiche, grazie ai nuovi mezzi di trasporto, si ridussero. Rivoluzione scientifica e industriale. Rivoluzioni politiche (particolarmente in Francia e negli Stati Uniti). Illuminismo. È un’epoca spartiacque che provoca un cambiamento concettuale nel modo in cui viene concepito il futuro, che smette per la prima volta di essere visto come qualcosa di largamente predeterminato. Diventiamo noi gli artefici del nostro destino, come mai avevamo pensato di esserlo nei secoli e nei millenni precedenti. Per la prima volta, il domani viene visto come un orizzonte aperto.

Primo robot allo specchio, consapevole del suo corpo in 3 ore

ANSA

3 min

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  • Mettersi allo specchio ed esercitarsi da zero e in appena 3 ore, fino a prendere consapevolezza del proprio corpo: è quello che è riuscito a far fare a un braccio robotico il gruppo di ricerca della Columbia University di New York coordinato da Hod Lipson. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science Robotics, rappresenta un importante avanzamento per i robot del futuro, capaci di interagire in modo ‘naturale’ con l’ambiente che li circonda.

“E’ un approccio di ricerca molto

Innovazione 

Come in Minority Report con Tom Cruise: l’IA prevede i crimini negli Usa

Come nel film di Spielberg tratto dal romanzo di Philip K. Dick, un modello di IA è riuscito a prevedere dei crimini in alcune città americane prima che avvenissero. Rivelando, però, anche il razzismo della polizia.

PLATO, l’intelligenza artificiale che pensa come un bambino piccolo

lescienze.it

5 min

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  • A partire dall’11 maggio del 1997 le Intelligenze artificiali (IA) ci hanno abituato a incredibili progressi e non passa mese che non arrivi la notizia di qualche successo. Quel giorno di 25 anni fa un computer sviluppato da IBM batteva il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov. Un trionfo delle macchine sull’intelligenza umana su un campo da gioco considerato fino a quel momento impari.

Un algoritmo di intelligenza artificiale ha scritto un articolo scientifico che potrebbe essere pubblicato

lescienze.it

8 min

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  • In un pomeriggio piovoso all’inizio di quest’anno, ho effettuato l’accesso al mio account OpenAI e ho digitato una semplice istruzione per l’algoritmo di intelligenza artificiale dell’azienda, GPT-3: scrivere una tesi accademica in 500 parole su GPT-3 e aggiungere riferimenti scientifici e citazioni all’interno del testo.

Quando ha iniziato a generare il testo, sono rimasto a bocca aperta. Si trattava di un contenuto originale scritto in un linguaggio accademico, con riferimenti fondati e citati nei punti giusti e in relazione al giusto contesto. Sembrava una qualsiasi introduzione a una pubblicazione scientifica di buon livello. Date le istruzioni molto vaghe che avevo fornito, non avevo grandi aspettative: sono uno scienziato che studia come usare l’intelligenza artificiale per trattare i problemi di salute mentale e questa non era la mia prima sperimentazione con l’intelligenza artificiale o con GPT-3, un algoritmo di apprendimento profondo che analizza un vasto flusso di informazioni per creare un testo a comando. Eppure ero lì, a fissare lo schermo con stupore. L’algoritmo stava scrivendo un articolo accademico su se stesso.

In arrivo Abel, il robot che ‘parla’ ai pazienti con demenza

By Adnkronos 

adnkronos.com

2 min

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Intelligenza artificiale scrive studio scientifico su sé stessa, ricercatrice “sbalordita”

notiziescientifiche.it

3 min

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  • Credito: geralt, Pixabay, ID: 7291057

Ha provato a far scrivere all’algoritmo GPT-3 un documento accademico su se stesso ottenendo risultati che poi l’anno “sbalordita”. Lo riferisce, in un nuovo articolo su Scientific American, Almira Osmanovic Thunström, una ricercatrice presso l’Istituto di Neuroscienze e Fisiologia dell’Università di Göteborg, un’esperta dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in psichiatria.

GPT-3 è uno dei più avanzati a

Intelligenza artificiale tra scienza e fantascienza

By Simone Arcagni 

YouTube

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Arte e intelligenza artificiale per la sensibilizzazione e l’inclusività

By Tiziana Catarci 

rewriters.it

5 min

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  • L’intelligenza artificiale – ne abbiamo già parlato su Rewriters) – è una tecnologia che si lega fortemente alla filosofia, alle arti e all’etica. Il 25 febbraio 2022 si è tenuto presso l’Università di Torino il Convegno Intelligenza Artificiale tra scienza e fantascienza. Scenari, pratiche e immaginari, ora disponibile anche online.

Come possiamo capire se un’intelligenza artificiale è senziente

By Andrea Daniele Signorelli 

Wired Italia

3 min

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  • È un elemento fondamentale. Come scrive Greene, “se fornissimo a LaMda un database fatto soltanto di post dei social media, il suo output sarebbe qualcosa di simile a ciò che troviamo in questi luoghi. Se addestrassimo LaMda esclusivamente sulle pagine wiki dedicate ai My Mini Pony, il risultato che otterremmo sarebbe il tipo di testo che possiamo trovare lì”. In poche parole, non c’è autonomia di alcun tipo: tutto dipende solo ed esclusivamente dal genere di dati utilizzati per il suo addestramento.

Questa copertina l’ha creata (più o meno) un’intelligenza artificiale, in venti secondi

rainews.it

3 min

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Questa copertina di Cosmopolitan Usa è stata presentata come “il primo caso di una creazione grafica prodotta da un’intelligenza artificiale”. La cover “tecnologica” è una creazione di OpenAI denominata Dall-E 2. Si tratta di un’intelligenza artificiale che riceve richieste verbali e attraverso la sua “conoscenza”, un database che comprende centinaia di milioni di immagini – che ormai coprono praticamente lo scibile umano – crea da sola le proprie immagini, pixel per pixel, dando origine a un

Dall-E, l’intelligenza artificiale che trasforma i testi in immagini, ha un problema etico

By Irene Doda 

Wired Italia

2 min

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Se scrollando nel vostro feed di Twitter vi è capitato di imbattervi in immagini assurde, come un ritratto cubista di Danny De Vito oppure una pubblicità con Karl Marx che sponsorizza la Coca-Cola, non siete in preda alle allucinazioni. Probabilmente siete semplicemente incappati in un’opera di Dall-E.

Segnalazioni precedenti

In arrivo il robot Abel capace di interagire con empatia con i pazienti affetti da disturbi di neurosviluppo e con demenza. La startup, Emotiva ha infatti annunciato di avere stretto una collaborazione con il Centro di Ricerca “Enrico Piaggio” dell’Università di Pisa per realizzare Abel, un umanoide in grado di relazionarsi empaticamente con pazienti affetti disturbi del

  • Un’intelligenza artificiale può creare arte? Nelle ultime settimane sono circolate sui social network delle immagini particolari, a tratti surreali: fotografie, disegni o acquerelli, a volte ben riusciti, altre volte confuse e strane, ma tutte prodotte da un’intelligenza artificiale. O, più precisamente, da un modello di linguaggio chiamato Generative Pre-trained Transformer (GPT), in grado di generare immagini (ma anche testi) sulla base di input testuali.
  • Sulla “coscienza” delle intelligenze artificiali ci stiamo facendo le domande sbagliate
    By Katherine Cross Wired Italia. Nonostante il clamore suscitato da Blake Lemoine – l’ex ingegnere di Google che si è convinto che uno dei chatbot di intelligenza artificiale (Ai) più sofisticati dell’azienda, Language Model for Dialogue Applications (LaMda), sia diventato senziente – la stragrande maggioranza degli esperti di etica dell’Ai sembrano poco propensi a continuare a discutere della possibilità che l’intelligenza artificiale abbia una coscienza, o considerano l’argomento una distrazione. E hanno ragione.
  • Come evitare che l’intelligenza artificiale prenda il controllo. By Chiara Sabelli. Nel 1951 il matematico britannico Alan Turing, considerato uno dei fondatori dell’intelligenza artificiale, disse che «una volta avviato lo sviluppo di macchine intelligenti, non ci vorrà molto perché superino i nostri deboli poteri. A un certo punto dovremo aspettarci che le macchine prendano il controllo».
  • Cinque sfide poste dall’Intelligenza artificiale. L’ultima è la guerra. By alessio nisi. AGI – Stati Uniti e Giappone sono i paesi capofila in fatto di produzione di brevetti nelle tecnologie di Intelligenza Artificiale. Segue la Cina. Il resto va all’Europa. In Italia siamo prossimi allo zero. La spesa per ricerca e sviluppo i paesi leader sono sempre gli stessi. Con la Cina che avanza.
  • Colonscopia: più efficace e sostenibile con l’Intelligenza Artificiale. humanitas.it. L’Intelligenza Artificiale si è dimostrata una valida alleata nella prevenzione dei tumori del colon e del retto: i suoi algoritmi, infatti, permettono una maggiore precisione nell’identificazione di polipi durante la colonscopia. I benefici legati all’utilizzo di queste tecnologie non sono, però, soltanto clinici, ma si traducono anche in termini di maggiore sostenibilità economica:
  • Dignità per il lavoro con gli algoritmi. By Fabio Chiusi valigiablu.it. Nel nuovo episodio di ‘La Rete è di tutti’, lo spazio di discussione di Valigia Blu sul nostro futuro con le nuove tecnologie e come renderlo a misura di uomo, diritti e democrazia, abbiamo affrontato la questione della governance degli algoritmi e delle forme di automazione, più o meno “intelligente”, che sempre più vediamo all’opera, nel mondo del lavoro, con Antonio Aloisi (Marie Skłodowska-Curie fellow e docente di diritto del lavoro alla IE Law School, IE University, Madrid) e Valerio De Stefano (professore di diritto del lavoro alla Osgoode Hall Law School della York University, a Toronto).
  • Dentons Ai survey, il 48% è all’inizio del percorso. Il legale Olivi: “Bene i vantaggi ma serve una governance e compliance normativa senza dimenticare l’etica”. Il 60% delle società a livello globale utilizza sistemi di intelligenza artificiale, nonostante una certa incertezza sul funzionamento dei processi decisionali dell’Ia e una grande preoccupazione sulle conseguenze delle azioni e delle omissioni dell’Ia.
  • Un’intelligenza artificiale ha formulato per la prima volta congetture matematiche. Si tratta di una collaborazione inconsueta tra matematica e intelligenza artificiale, che sembra sfruttare i rispettivi punti di forza di esseri umani e computer. Prima di dedicarsi ai due problemi distinti, i ricercatori di DeepMind hanno dovuto cercare quali fossero le aree della matematica più adatte per l’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale:
  • Il “Robot Monaco” che guida la preghiera | Roba da fantascienza? No accade oggi. C’è un concreto pericolo: disumanizzare l’uomo attraverso la tecnologia che ora inizia anche a occuparsi di etica, di morale e di spiritualità, invadendo lo spazio della coscienza personale. E così l’intelligenza artificiale sta conquistando sempre più spazio nella nostra società.
  • In rete c’è un algoritmo che scrive libri all’infinito. Compresa la Divina Commedia. Esiste un sito internet che contiene tutto ciò che è stato scritto e che potrà essere scritto in futuro. Detto così sembra una cosa impossibile ma l’algoritmo che sta alla base di questo sito è in grado di generare automaticamente pagine e pagine di parole scritte.
  • Cos’è il genio Perché l’intelligenza artificiale è il contrario di quella umana. Fin dai tempi della Grecia antica, gli esseri umani si sono spesi nel cercare di imitare in qualche modo l’esistenza umana, la vita stessa, sia nella sua parte tangibile (corpo e movimenti) sia in quella intangibile (intelligenza e sentimenti): da un lato si studiavano gli automi, macchine che potessero agire in modo “autonomo” rispetto al loro creatore, dall’altro si implementavano i calcolatori, macchine in grado di ragionare su un problema specifico senza possibilità di errore.
  • Etica dell’intelligenza artificiale. L’etica dell’intelligenza artificiale, che riguarda tanto la roboetica quanto l’etica della macchina, fa parte dell’etica della tecnologia avanzata che si concentra sugli agenti artificialmente intelligenti.
  • Uguale o diverso? Le reti neurali stentano a rispondere. Il primo episodio del programma per bambini Sesame Street, nel 1969, includeva una parte intitolata “Una di queste cose non è come le altre”. Si chiedeva agli spettatori di osservare un poster su cui erano illustrati tre 2 e una W, e stabilire – canticchiando il motivetto che accompagnava il gioco – quale simbolo fosse l’intruso.
  • La singolarità tecnologica nell’intelligenza artificiale. Il presente tecnologico, il futuro e la singolarità (o singularity) dell’intelligenza artificiale sono argomenti tra loro strettamente intrecciati e difficilmente trattabili con leggerezza, soprattutto visto il periodo tumultuoso e scientificamente frizzante che stiamo attraversando.
  • Intelligenza artificiale e morte del processualista. Estendere i diritti è considerato meritorio per ogni operatore del diritto, se muta in rendita finisce a sfibrare le economie dell’etica comune ispirate da principi di responsabilità; qualcuno, poi, ha chiamato “dirittismo” l’idea che la qualità di una pretesa debba prevalere sulla sostenibilità del diritto – conterebbe prima il diritto, poi il dovere, e poi ancora una gestione oculata delle risorse poste a presidio del diritto -.
  • Dio sta resuscitando: lo chiamano Intelligenza Artificiale. La maggioranza delle persone sostituirebbe volentieri i propri parlamentari con un’intelligenza artificiale, dandole anche accesso a tutti i propri dati. Lo sostiene una ricerca del Center for the Governance of Change dell’Università IE di Segovia, in Spagna, che ha interpellato in proposito 2.769 persone in 11 Paesi, tra cui l’Italia. Ne è venuto fuori che il 51% degli europei volentieri preferirebbe gli algoritmi ai politici, con in testa gli spagnoli (66%) seguiti da noi italiani (59%), mentre l’idea è solo un po’ meno popolare in Germania (46%) e Olanda (44%). In Cina, invece, la proposta sembra piacere addirittura a una persona su tre (75%).
  • Macchine che scrivono romanzi. «Dove l’ombra s’addensa in una rete di linee che s’allacciano, in una rete di linee che s’intersecano sul tappeto di foglie illuminate dalla luna intorno ad una fossa vuota, – Quale storia laggiù attende la fine?». Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore
  • Se l’algoritmo super efficiente minaccia la democrazia: ecco perché. Tutte le critiche sociali agli algoritmi di intelligenza artificiale puntano un dito sulle loro inefficienze ed errori, che causano razzismo, discriminazioni. Non riescono a ben riconoscere i volti di afro americani e donne, per esempio, nei sistemi di polizia e così hanno portato innocenti alla sbarra.
  • Artificially intelligent painters invent new styles of art. Now and then, a painter like Claude Monet or Pablo Picasso comes along and turns the art world on its head. They invent new aesthetic styles, forging movements such as impressionism or abstract expressionism. But could the next big shake-up be the work of a machine?