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Intervista di Focus sul corso La rivoluzione digitale



La rubrica “Focus” di TSDTV mi ha intervistato sul prossimo corso residenziale a Camaldoli, sul tema: “La rivoluzione digitale”.

QUI IL VIDEO

Un fine settimana per riflettere su quanto sta avvenendo nelle nostre vite, dalla quotidianità delle relazioni all’educazione, dal lavoro alla società e alla politica.

Saremo ospitati dal magnifico scenario di Camaldoli, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e nel millenario Monastero per un fine settimana che va dalla cena di venerdì 8 settembre al pranzo della domenica 10.

informazioni e iscrizioni: 0575 556013, foresteria@camaldoli.it

PROGRAMMA:

Reale e virtuale 1: antropologia. Stiamo diventando post-umani?

Quale essere umano emerge dagli ambienti digitali nei quali stiamo vivendo?  Come si modificano il modo di pensare, le relazioni, la percezione di sé? Il linguaggio come tecnologia e il rapporto tra natura e tecnica.

Reale e virtuale 2: politica. Il digitale è una minaccia per la democrazia?

I governi autoritari sembrano trovare nei controlli informatici nuovi strumenti di oppressione, mentre le democrazie sono in difficoltà per il potere di grandi monopoli. Infosfera e sovranità digitale.

Educazione. Saremo in rete o in trappola?

Stare “in rete” senza essere “in trappola”: le “sfide” tra adolescenti, l’odio in rete, le manipolazioni. Informazione, fake news, strumenti di verifica delle notizie.

Riusciremo ad essere contemporaneamente connessi e in relazione?

II futuro entra in noi prima che accada” (R. M. Rilke). Il futuro digitale è entrato già in noi, e sta per accadere. Quale futuro si realizzerà dipende da un insieme di scelte.  Un futuro apocalittico, in cui al disastro ambientale si sommano e si intrecciano la manipolazione delle coscienze e la desertificazione delle relazioni?  Oppure un allargamento e una condivisione di consapevolezza umana, un incontro fecondo tra una pluralità di voci, culture, identità che non si lasciano intrappolare né dalla omologazione spersonalizzante né da sovranismi rancorosi? Abbiamo bisogno di un “umanesimo digitale”, capace di farci vivere “connessi” ma anche “in relazione”.

5. Una generazione di bambole e robot”: algoritmi e intelligenza artificiale decideranno al posto nostro?

Il titolo è l’incipit di una canzone del cantautore Alberto Camerini, Rock’n’Roll Robot, 1981. A distanza di oltre quaranta anni da allora, viviamo in costante relazione con assistenti virtuali,  intelligenze artificiali, con simulacri digitali (metaverso, ologrammi), con svariate tipologie di robot (industriali, di assistenza alla persona), Ma soprattutto ci affidiamo agli algoritmi e alla loro capacità di estrarre da enormi quantità di dati predizioni sul futuro. Ma gli algoritmi sono oracoli? Possono sbagliare, condividere pregiudizi con gli umani, essere razzisti? Si possono conciliare digitale e umanità?

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