[Notizie; Pace]
Siamo un gruppo di persone, non legate a partiti e senza cariche pubbliche o private particolari, che dal 2021 si incontra e confronta sul tema della vita, specialmente la più fragile. Sappiamo che spesso questi temi dividono e sono affrontati separatamente: noi invitiamo a una riflessione unitaria nell’ottica, come dice papa Francesco, che «tutto è connesso».
Non si tratta di strumentalizzare, criminalizzare, opporre muro contro muro come opposte tifoserie.
La sfida è complessa e noi proponiamo di mettersi in ascolto delle ragioni dell’altro.
“Tutto è connesso”, la vita va rispettata in ogni sua fase: i bambini hanno diritto a nascere, a una crescita serena e alla scuola, a vivere in un ambiente sano e non inquinato; bambine e donne non devono essere discriminate, non si possono accettare gli incidenti sul lavoro, chi fugge da dittature, guerre, cambiamenti climatici, fame va accolto e integrato, il migrante e lo straniero non devono essere sfruttati o dileggiati, chi vive una malattia, una invalidità, una povertà deve ricevere ciò di cui ha bisogno, ogni malato va curato, anche nelle fasi terminali della vita. La legge non può prevedere la pena di morte, non può concedere possesso e uso di armi senza limiti e controlli, non può permettere a singoli o gruppi di non partecipare in modo equo (e quindi progressivo in base al reddito) al finanziamento, tramite le tasse, dei servizi sociali, sanitari, educativi. La guerra è “avventura senza ritorno”, come si è espresso san Giovanni Paolo II, l’uso dell’atomica “estraneo a ogni razionalità”, come ha detto san Giovanni XXIII. Le controversie internazionali vanno risolte per via diplomatica (Art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana).
Spesso queste tematiche sono percepite come divisive, noi le proponiamo con spirito di dialogo attento all’ascolto di tutti, senza manipolazioni ideologiche.
Qui puoi leggere l’Introduzione all’Appello per la vita
Qui puoi leggere l’appello
Qui puoi leggere Introduzione e Appello pubblicati su “Toscana Oggi ” del 23 ottobre 2022
Qui puoi sottoscrivere l’appello
Oppure puoi scrivere qui sotto tuoi commenti, per un dialogo franco e corretto.
