Digitale,Rassegna Rassegna stampa di aprile su Intelligenza Artificiale e problematiche etiche e sociali.

Rassegna stampa di aprile su Intelligenza Artificiale e problematiche etiche e sociali.



  • Il Consiglio di Stato, in relazione all’attribuzione di un punteggio aggiuntivo a Pacemaker dotati di un sistema automatizzato di prevenzione e trattamento delle tachiaritmie atriali, ha formulato un’interpretazione evolutiva di algoritmo applicato a sistemi tecnologici. La terza sezione del Consiglio di Stato con la sentenza del 25.11.2021, n. 7891, in un giudizio avente a oggetto..
  •  Kate Crawford, Né artificiale né intelligente. Il lato oscuro dell’IA (Il Mulino, 2021, 312 pp., versione italiana dell’originale inglese Atlas of AI. Power, Politics and the Planetary Costs of Artificial Intelligence, Yale University Press, 2021). Ma cosa c’entra il disastro ambientale vittoriano della guttaperca con l’intelligenza artificiale?
  • Quali caratteristiche devono avere le decisioni che un sistema di intelligenza artificiale potrà assumere senza l’intervento dell’uomo? E come stabilirle? La capacità dell’Europa di produrre norme efficaci e universalmente accettabili nell’ampia area di applicazioni che raggruppiamo sotto il nome di intelligenza artificiale si gioca un filo molto sottile, che dovrebbe portarci a ripensare ai concetti di trasparenza e causalità e a puntare tutto sulla misurabilità.
  • «Noi siamo un’estensione delle persone. La nostra tecnologia è come un esoscheletro cognitivo che moltiplica le capacità, mentre al comando resta l’essere umano». Stefano Spaggiari, co-fondatore ed executive chairman di Expert.ai, descrive così, quasi come fosse un superpotere, la piattaforma di AI per la comprensione del linguaggio naturale sviluppata in Italia dalla sua azienda.
  • Dentons Ai survey, il 48% è all’inizio del percorso. Il legale Olivi: “Bene i vantaggi ma serve una governance e compliance normativa senza dimenticare l’etica”. Il 60% delle società a livello globale utilizza sistemi di intelligenza artificiale, nonostante una certa incertezza sul funzionamento dei processi decisionali dell’Ia e una grande preoccupazione sulle conseguenze delle azioni e delle omissioni dell’Ia.
  • In totale, si stima che tra il 2016 e il 2026 il settore dell’Ia avrà un impatto economico tra gli 1,5 e i 3 trilioni di dollari. Ma non mancano le sfide. L’analisi di Federico Berger, esperto di social media intelligence. Da quando Alan Turing (considerato universalmente vero e proprio padre della materia) pubblicò nel 1950 quello che è probabilmente il suo articolo più celebre “Computing and Machinery Intelligence” e il ben più celebre “Imitation Game”, l’Intelligenza artificiale (Ia) ha sperimentato un vero e proprio ottovolante tra successi storici e scetticismo diffuso.
  • Un’intelligenza artificiale ha formulato per la prima volta congetture matematiche. Si tratta di una collaborazione inconsueta tra matematica e intelligenza artificiale, che sembra sfruttare i rispettivi punti di forza di esseri umani e computer. Prima di dedicarsi ai due problemi distinti, i ricercatori di DeepMind hanno dovuto cercare quali fossero le aree della matematica più adatte per l’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale:
  • Il “Robot Monaco” che guida la preghiera | Roba da fantascienza? No accade oggi. C’è un concreto pericolo: disumanizzare l’uomo attraverso la tecnologia che ora inizia anche a occuparsi di etica, di morale e di spiritualità, invadendo lo spazio della coscienza personale. E così l’intelligenza artificiale sta conquistando sempre più spazio nella nostra società.
  • Cina: le linee guida etiche per l’uso dell’intelligenza artificiale. La Cina ha pubblicato la prima serie di linee guida del Paese sull’etica dell’intelligenza artificiale (IA), sottolineando l’importanza della protezione dei diritti degli utenti e della prevenzione dei rischi di sicurezza informatica.
  • In rete c’è un algoritmo che scrive libri all’infinito. Compresa la Divina Commedia. Esiste un sito internet che contiene tutto ciò che è stato scritto e che potrà essere scritto in futuro. Detto così sembra una cosa impossibile ma l’algoritmo che sta alla base di questo sito è in grado di generare automaticamente pagine e pagine di parole scritte.
  • Cos’è il genio Perché l’intelligenza artificiale è il contrario di quella umana. Fin dai tempi della Grecia antica, gli esseri umani si sono spesi nel cercare di imitare in qualche modo l’esistenza umana, la vita stessa, sia nella sua parte tangibile (corpo e movimenti) sia in quella intangibile (intelligenza e sentimenti): da un lato si studiavano gli automi, macchine che potessero agire in modo “autonomo” rispetto al loro creatore, dall’altro si implementavano i calcolatori, macchine in grado di ragionare su un problema specifico senza possibilità di errore.
  • Etica dell’intelligenza artificiale. L’etica dell’intelligenza artificiale, che riguarda tanto la roboetica quanto l’etica della macchina, fa parte dell’etica della tecnologia avanzata che si concentra sugli agenti artificialmente intelligenti.
  • Uguale o diverso? Le reti neurali stentano a rispondere. Il primo episodio del programma per bambini Sesame Street, nel 1969, includeva una parte intitolata “Una di queste cose non è come le altre”. Si chiedeva agli spettatori di osservare un poster su cui erano illustrati tre 2 e una W, e stabilire – canticchiando il motivetto che accompagnava il gioco – quale simbolo fosse l’intruso.
  • La singolarità tecnologica nell’intelligenza artificiale. Il presente tecnologico, il futuro e la singolarità (o singularity) dell’intelligenza artificiale sono argomenti tra loro strettamente intrecciati e difficilmente trattabili con leggerezza, soprattutto visto il periodo tumultuoso e scientificamente frizzante che stiamo attraversando.
  • Intelligenza artificiale e morte del processualista. Estendere i diritti è considerato meritorio per ogni operatore del diritto, se muta in rendita finisce a sfibrare le economie dell’etica comune ispirate da principi di responsabilità; qualcuno, poi, ha chiamato “dirittismo” l’idea che la qualità di una pretesa debba prevalere sulla sostenibilità del diritto – conterebbe prima il diritto, poi il dovere, e poi ancora una gestione oculata delle risorse poste a presidio del diritto -.
  • Uno dei più grandi dipinti di Rembrandt ancora più grande grazie all’Intelligenza artificiale. La tecnologia digitale restituisce a ‘La Ronda di notte’ le parti tagliate 70 anni dopo la realizzazione dell’opera del maestro olandese
  • Dio sta resuscitando: lo chiamano Intelligenza Artificiale. La maggioranza delle persone sostituirebbe volentieri i propri parlamentari con un’intelligenza artificiale, dandole anche accesso a tutti i propri dati. Lo sostiene una ricerca del Center for the Governance of Change dell’Università IE di Segovia, in Spagna, che ha interpellato in proposito 2.769 persone in 11 Paesi, tra cui l’Italia. Ne è venuto fuori che il 51% degli europei volentieri preferirebbe gli algoritmi ai politici, con in testa gli spagnoli (66%) seguiti da noi italiani (59%), mentre l’idea è solo un po’ meno popolare in Germania (46%) e Olanda (44%). In Cina, invece, la proposta sembra piacere addirittura a una persona su tre (75%).
  • Macchine che scrivono romanzi. «Dove l’ombra s’addensa in una rete di linee che s’allacciano, in una rete di linee che s’intersecano sul tappeto di foglie illuminate dalla luna intorno ad una fossa vuota, – Quale storia laggiù attende la fine?». Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore
  • Se l’algoritmo super efficiente minaccia la democrazia: ecco perché. Tutte le critiche sociali agli algoritmi di intelligenza artificiale puntano un dito sulle loro inefficienze ed errori, che causano razzismo, discriminazioni. Non riescono a ben riconoscere i volti di afro americani e donne, per esempio, nei sistemi di polizia e così hanno portato innocenti alla sbarra.
  • Se l’intelligenza artificiale ci giudica belli o brutti: così si spezzano legami e appartenenza. Quali potrebbero essere gli usi del giudizio estetico artificiale? Nella Corea del Sud il boom di chirurgia estetica fu incentivato dal valore che la bellezza ha via via assunto nella società asiatica, secondo quei canoni che oggi incorporano app e reti neurali
  • L’errore umano dell’intelligenza artificiale: ecco perché dobbiamo imparare a conviverci. lNel gennaio 2020, Robert Julian-Borchak, un uomo di colore, è stato arrestato a Detroit per un crimine che non aveva commesso e soltanto per un errore di un sistema IA di riconoscimento facciale. Questo, secondo il New York Times, è stato il primo caso conosciuto di un cittadino americano arrestato per un errore dell’algoritmo.
  • Vaticano: istituita Fondazione per intelligenza artificiale. 18 maggio 2021Il Vaticano ha istituito una Fondazione che si occuperà di intelligenza artificiale. Accogliendo la richiesta del presidente della Pontificia Accademia per la Vita mons. Vincenzo Paglia, papa Francesco
  • Artificially intelligent painters invent new styles of art. Now and then, a painter like Claude Monet or Pablo Picasso comes along and turns the art world on its head. They invent new aesthetic styles, forging movements such as impressionism or abstract expressionism. But could the next big shake-up be the work of a machine?

La segnalazione non corrisponde necessariamente a concordare con le tesi sostenute negli articoli, selezionati per offrire spunti di riflessione anche critica. I testi riportano sia le opinioni degli specialisti che il modo con cui il grande pubblico interpreta la questione. I diritti sono degli autori e dei siti che li pubblicano.

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